LA POTENZA DELLA FEDE
Ebrei 11:4-5
“Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa benché morto, egli parla ancora. Per fede Enok fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu più trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio.”
La potenza della fede è il messaggio del glorioso evangelo, la gloriosa speranza che Dio ci ha dato sin dall’inizio del tempo. Due credenti che sperimentarono la potenza della fede furono Abele ed Enok.
Questi versi ci rivelano della doppia efficacia della potenza della fede:
1. La fede ha la potenza per farci ritenere giusti da Dio
2. La fede ha la potenza di darci un cammino vittorioso
1. La fede ha la potenza per farci ritenere giusti da Dio
La fede ha la potenza di far mettere i nostri atti in conto come giustizia. Nessun dono più grande può esserci dato di quello di darci il glorioso privilegio di essere ritenuti giusti da Dio.
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essere ritenuti giusti è il grande bisogno dell’uomo, perché non siamo giusti. E a meno che si possa trovare qualche modo per far si che Dio ci consideri giusti, non ci sarà mai permesso di vivere con Dio
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Abele ci mostra che c’è un modo per essere ritenuti giusti.
Come? Avvicinandoci e adorando Dio esattamente come Lui dice di fare, cioè attraverso il sacrificio del sangue.
Cosa significa questo?
Quando Adamo ed Eva peccarono divennero consapevoli della loro nudità.
La nudità è un simbolo del loro essere consapevoli e coscienti di peccato (Genesi 3:9-10) Dio li amava e provvide vestiti per coprire la loro nudità.
Notiamo di che cos’erano i vestiti: erano di pelli di animali. Dio uccise degli animali e quindi fu sparso sangue perché loro potessero essere coperti. Un simbolo che il peccato doveva essere coperto dallo spargimento di sangue.
Questo simbolo indirizzava al sangue di Gesù Cristo, il sangue del Figlio di Dio, che è dovuto essere versato in modo da coprire il peccato dell’uomo.
Il punto è questo: dai primi genitori sulla terra Dio mostrò che il peccato e la colpa dell’uomo dovevano essere portati dall’uomo stesso o da un suo sostituto. L’uomo doveva morire per il suo stesso peccato o qualche altro sostituto doveva essere sacrificato per i suoi peccati.
Adamo ed Eva lo insegnarono ai loro figli. Notiamo che cosa successe:
Genesi 4:1-8
“Ora Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo, dall’Eterno». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. E Abele divenne pastore di greggi; mentre Caino divenne lavoratore della terra. Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un’offerta di frutti della terra all’Eterno; Ora Abele offerse anch’egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l’Eterno riguardò Abele e la sua offerta ma non riguardò Caino e la sua offerta. Così Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto. Allora l’Eterno disse a Caino: «Perché sei tu irritato e perché è il tuo volto abbattuto? Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare». E Caino parlò con suo fratello Abele; quando furono nei campi, Caino si levò contro suo fratello Abele e lo uccise.”
Ebrei 11:4
“Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino; per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attestò di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa benché morto, egli parla ancora.”
Quale fu la differenza fra le due offerte? Fu questa: Abele credette a Dio e gli si avvicinò e lo adorò esattamente come Dio aveva detto: attraverso il sacrificio di un altro, il sacrificio di un animale.
Ma Caino non credette a Dio, non accettò la Sua parola, e non Gli si avvicinò attraverso il sacrificio di un altro.
Egli fece un sacrificio e un’offerta materiale a Dio: egli si avvicinò a Dio attraverso il denaro e i doni della terra, attraverso lo sforzo e il frutto del lavoro umano, il frutto nato dalla terra, il frutto nato dalle sue stesse mani umane, fragili, che invecchiano e muoiono.
Molto semplicemente Abele credette a Dio. Riconobbe giusto ciò che le scritture dicono: che era peccatore e imperfetto e che non avrebbe mai potuto essere accettato da Dio che è perfetto e santo, non fino a quando i suoi peccati e le sue colpe fossero state pagate e rimosse.
Romani 3:23-24
“tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù”
Abele sapeva che i suoi peccati dovevano essere rimossi, che doveva essere ritenuto giusto prima che potesse mai essere accettato da Dio .
Quindi credette che Dio lo avesse considerar giusto se avesse fatto si che un altro portasse i suoi peccato al posto suo.
1 Pietro 2:24
“Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti.”
1 Pietro 3:18
“perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito”
Questa è la potenza della fede: la fede ci dà la potenza di essere ritenuti giusti.
Romani 4:3 Galati 3:6
“infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia».”
Romani 5:1
“Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”
Romani 5:9
“Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira.”
1 Cor. 6:11
“E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.”
Pensiero 1.
Nota che Caino si avvicinò a Dio; egli era religioso, ma la sua religione era una religione formale:
- una religione di riti, forme e cerimonie
- una religione di sacrificio personale e lavoro, di fare il bene e anche di sacrificarsi per fare cose buone
- una religione dell’uomo, fatta con le sue stesse scelte, sulla base delle proprie idee e immaginazioni, su come fosse giusto avvicinarsi a Dio.
Galati 2:16
“sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.”
Quale stato d’accuse per tante religioni! Quale sfida per esaminare i nostri cuori e le nostre vite per assicurarci che stiamo adorando Dio attraverso il Suo caro Figlio che morì per i nostri peccati.
2. La fede ha la potenza di darci un cammino vittorioso
La fede ha la potenza di darci un cammino giornaliero con Dio e liberarci dalla morte.
Che dono glorioso, la presenza e la potenza di Dio mentre noi camminiamo giorno dopo giorno e l’eterna liberazione dalla morte.
Enok ci illustra questo.
Genesi 5:24
“Enoc camminò con Dio; poi scomparve, perché Dio lo prese.”
Ebrei 11:5
“Per fede Enoc fu rapito perché non vedesse la morte; e non fu più trovato, perché Dio lo aveva portato via; infatti prima che fosse portato via ebbe la testimonianza di essere stato gradito a Dio.”
Enok credette a Dio, credette che se egli avesse camminato e fosse stato in comunione con Dio giorno dopo giorno allora Dio lo avrebbe visto e si sarebbe preso cura di lui.
Giacomo 4:8
“Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi. Pulite le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d’animo!”
Così Enok camminò con Dio e Dio lo vide e si prese cura di lui.
Dio vinse anche la morte per Enok.
Colossesi 2:6
“Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui;”
Quando Enok era pronto per andare alla casa di Dio, Egli lo trasferì direttamente nel cielo, direttamente alla Sua presenza. Enok sperimentò la promessa che è fatta ad ogni vero credente: Noi non sperimenteremo mai la morte.
1 Cor. 1:9
“Fedele è Dio che vi ha chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro.”
La fede di Enok gli dette un cammino giornaliero con Dio – la conoscenza e la comunione, cura e provvidenza, protezione e liberazione di Dio
1 Giov. 1:3
“quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo.”
La fede di Enok gli ha dato il desiderio ardente della liberazione dalla morte
Giovanni 3:14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
Giovanni 3:15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.
Giovanni 3:17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Giovanni 3:36 Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui».
Giovanni 8:52 Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte”
Pensiero 1. Oliver Greene ha un’eccellente applicazione su Enok che stimola la gloriosa speranza di conquistare la morte
“E’ stato detto che Enok stava camminando con Dio un giorno ed essi camminarono e parlarono così a lungo, in una tale dolce comunione che vicino al calare della notte, Dio disse ad Enok ‘Siamo più vicini a casa mia che a casa tua, così, vieni a casa mia’. Questo è un bel modo di pensare a questo fatto, ma la Bibbia dice semplicemente ‘Enok camminò con Dio e non fu più, perché Dio lo prese.’ Genesi 5, iniziando dal versetto 5 , leggiamo
V. 8 poi morì…..
V. 11
v. 14
v. 17
v. 20
v. 23-24 ! Dio lo prese!
v. 27
v. 31
Da questi passaggi vediamo che Enok visse in uno dei periodi più bui della storia umana, visse nel mezzo di uomini che morivano eppure egli non morì. Egli fu trasportati, Dio lo prese e lo portò nel cielo da vivo. Enok è certamente un tipo dei santi del Nuovo Testamento che saranno trasportati quando la chiesa verrà presa per incontrare il Signore nell’aria, nel mezzo di un’età di completa morte ed in un’ora più buia di qualsiasi altra che l’uomo abbia mai conosciuto prima.
Conclusione
Giovanni 17: Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.
Galati 6:8 Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna.
Apocalisse 3:20
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